"ARTUR H. YOUNG" di Daydetrevelin redazione di www.cacciaconlarco.it |
|
1883-1935 |
|
Artur H. Young naque il 17 agosto 1883 a Kelseyville, California; era il quarto di cinque figli. Alla morte del padre, mentre Art frequentava il liceo a S.Francisco, fu costretto a ritornare per un certo periodo a Kelseyville per aiutare la famiglia negli affari. In quel momento Art iniziò ad andare a caccia con i fratelli e gli amici nei territori circostanti che abbondavano di selvaggina, imparando in fretta e bene ad utilizzare il fucile. Tornato a S. Francisco prende a lavorare per il quotidiano San Francisco Call In questo periodo conosce Will Compton che inizia ad impartirgli le prime lezioni di tiro con l’arco. Compton, a sua volta allievo di Ishi, lo presenta al suo maestro ed al Dott. Saxton Pope, divenendo buon amico di entrambi. Secondo Cassius Styles, Art Young era il miglior tiratore del gruppo: "Lui era uno dei pochi uomini che io ho visto padroneggiare realmente un l'arco da caccia di 80 libbre”. Art Young ed il Dott. Pope cominciarono a costruire archi di tasso ed entrambi utilizzarono questi archi nel Wyoming, dove si recarono a caccia di grizzly. Dei sei orsi uccisi, solamente uno richiese l’utilizzo di un colpo di fucile per essere finito. L’orso più grosso fu preso da Young con una sola freccia ben piazzata. Young era un abile scrittore ed è un vero peccato che non abbia mai pubblicato un libro che raccontasse la cronaca delle sue avventure ed esperienze. Gli unici scritti che rimangono sono alcuni eccellenti articoli. Il Dott. Pope continuò ad usare il tasso come legno per la costruzioni di archi mentre Young cominciò a sperimentare l’osage orange. Le foto di questi archi si possono vedere nell’articolo di Joe St. Charles "Art Young's Bows" nel numero di giugno/luglio 1995 della rivista Traditional Bowhunter. Nel 1922 e 1923 Young andò in Alaska accompagnato da un operatore cinematografico, Jack Robertson. Non portò nessuna arma da fuoco, contando solamente sul longbow in osage per proteggersi e procurarsi il cibo. In quella spedizione Young prese mountain sheep, mountain goat, alci ed un orso sull’ Isola di Kodiak. Molte di queste cacce sono state filmate e pubblicate nel documentario Alaskan Adventure. Chi ha visto il documentario non può dimenticare la scena in cui Young stà in piedi nell'erba alta di un prato con quattro grandi Kodiak a pochi metri armato solamente di un arco in legno. Saxton Pope incluse un capitolo sulle avventure Alaskane di Art Young nella seconda edizione del famoso libro Hunting with the Bow & Arrow pubblicato nel 1925. In quel periodo Young e compagni dovettero dimostrare più di una volta agli scettici della caccia con l’arco l'efficienza del longbow. "All’inizio noi arcieri cacciavamo solo scoiattoli e conigli, e i cacciatori più diffidenti ci dissero che noi non avremmo mai potuto uccidere cervo. Così noi uccidemmo il cervo, e loro alzavano la quota ogni volta, fino a quando non uccidemmo un capo di ogni specie di selvaggina americana, incluso l'orso". Ovviamente la sfida continuò con le prede del continente nero ed in particolare il leone. Così Art Young, Saxton Pope e Stewart Edward White il 6 marzo 1925 partirono in nave da New York per Mombasa. Arrivarono un mese più tardi ed il safari che produsse, tra l’altro, due libri ed una serie di articoli sulla rivista Field & Stream cominciò. Divenne rapidamente evidente che il longbow non era l'arma ideale per cacciare leoni, ma una buona freccia nella cassa toracica fu sufficiente anche per il re della savana. Un totale di sette leoni furono uccisi col longbow . E i detrattori della caccia con l’arco tacquero per sempre (Per lo meno negli U.S.A , n.d.r.). Nel 1926 Young si imbarcò al seguito di una spedizione in Groenlandia con il giovane George P. Putnam sul Morrissey, capitanato da Bob Bartlett. Questo viaggio fu ben documentato dal giovane Putnam nel suo libro David Goes To Greenland (1926), in quell’occasione Young uccise un tricheco ed un orso polare, sempre con il longbow. Con l’intento di promuovere la caccia con l’arco tra i giovani americani Young fece una serie di conferenze nel paese. Nei primi anni trenta si trasferì a Homewood, Illinois, dove lavorò alla World's Fair nel 1934 a Chicago, continuando le sue conferenze. I primi di febbraio del 1935, Young contattò il suo amico Paul Klopsteg ( Fisico americano che applicò le sue conoscenze di balistica nell’arcieria, n.d.r.) che risiedeva nelle vicinanze di Homewood e l'invitò ad una conferenza tenuta da lui e Sasha Siemel (Cacciatore di giaguari con la zagaja ma che non disdegnava l’uso dell’arco, n.d.r.). Klopsteg era uno di due outsider invitati da Young e Siemel. Klopsteg portò con se la sua copia del libro Robert Elmer’s Archery che fece autografare ad entrambi in quell' ultima occasione memorabile. Tre settimane più tardi, infatti, Art Young fu ricoverato all'ospedale per un'appendice in peritonite e morì a causa delle complicazioni nelle prime ore della mattina del 26 febbraio 1935. |